Escursione in estate in montagna in Trentino: un trekking avventuroso, il picnic in cima alla montagna, lo yoga sul bordo di un lago alpino.
Impossibile resistere al richiamo della Val di Fiemme!
Ciò che desideriamo con tutto il cuore è farvi innamorare della nostra Valle e di farvi conoscere ciò che é sconosciuto come per esempio la Catena del Lagorai. Questa é la destinazione preferita per il nostro trekking ARRIVARE DOVE NON ANDRESTI MAI DA SOLO, che facciamo una volta in settimana.
1 … 2 … 3 … e via dopo una colazione vegetale ed energetica siamo pronti ad affrontare i 2400 metri della cima. Il pranzo al sacco per il picnic in quota é nello zaino. Vi raccomandiamo tanta acqua, la crema da sole e i bastoncini. Se non li avete ve li imprestiamo noi!
1 tappa: la Val Cadino fra i boschi millenari della Val di Fiemme e il Passo Manghen che collega la Val di Fiemme e la Valsugana. Qui parte il fantastico giro della Ziolera, ricco di paesaggi e scorci. Saliamo fino alla forcella e poi fino alla croce con una vista mozzafiato a 360°. Affascinati da questa natura, ci sentiamo dei giganti, anzi degli eroi che sono saliti fino in cima. Il nostro sguardo segue la sequenza di cime della Catena del Lagorai che si sviluppa per 70 chilometri e sembra disegnare nel cielo sagome di gigantesche onde che increspano e scivolano.
L’incontaminata Catena del Lagorai è un po’ l’alter ego delle Dolomiti. Se le rocce calcaree di dolomia non trattengono un filo d’acqua, ma incantano con riflessi rossastri, le rocce porfiriche del Lagorai sono preziosi scrigni d'acqua verde smeraldo. Sul Lagorai, dove osano le aquile, si può camminare per giorni senza incontrare un essere umano. È uno degli ultimi territori alpini rimasti intatti. Sono 14 gli specchi d’acqua del Lagorai che dominano la Val di Fiemme. Alcuni sono raggiungibili facilmente, altri richiedono gambe allenate.
2 tappa: lago delle Buse. Dopo il picnic in quota decidiamo di scendere lungo il sentiero scosceso ed accidentato. A strapiombo vediamo il lago verde e finalmente la distesa rosa: il regno dei rododendri. Il lago ci ispira e decidiamo di rilassarci, fare yoga e anche meditare.
3 tappa: fra massi giganti, alberi monumentali, pieni mughi decidiamo di tornare il Passo Manghen. Manca ancora il guado che attraversa il torrente. Uno di noi coraggioso prepara il ponticello di pietre per attraversare l’acqua.
È fatta e siamo arrivati, stanchi ma felici.
Questa é la storia del trekking Azalea per farvi vivere una bellissima vacanza, dandovi la possibilità di cogliere ogni aspetto della natura anche incontaminata.
Venite a trovarci e siamo sicuri rimarrete affascinati. Sarà difficile per voi tornare a casa.
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